Ucraina, Zelensky oggi a Oslo. Biden esorta il Congresso a non voltare le spalle a Kiev
Dopo il viaggio negli Stati Uniti, prosegue il tour diplomatico in cerca di sostegno nella resistenza all’invasione russa del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Oggi tappa a Oslo, in un quadro certamente più “amichevole” (dall’inizio della guerra con Mosca i paesi del Nord Europa sono stati tra i più generosi in termini di aiuti) rispetto agli ostacoli che da alcune settimane Kiev sta trovando negli Stati Uniti. In tutta risposta le forze militari russe hanno avviato nella notte un attacco aereo sulla capitale, che ha causato diversi feriti e danni ad un ospedale pediatrico. La situazione è tale per cui ieri il presidente Joe Biden, nell’ambito dell’incontro con Zelensky alla Casa Bianca, ha esortato di nuovo il Congresso nella concessione di aiuti militari, rivolgendosi in particolare ai repubblicani, il cui muro contro muro – è il ragionamento del presidente – potrebbe finire per avvantaggiare Putin. «L’Ucraina e i suoi alleati devono mandare un forte segnale di unità a Vladimir Putin. Pensare che possiamo cedere la nostra terra, rinunciare alla nostra sovranità è folle», ha ribadito Zelensky, parlando in conferenza stampa al fianco di Biden. «L’Ucraina uscirà libera e forte dal conflitto con la Russia, a meno che non la abbandoniamo», è stata invece la posizione dell’inquilino della Casa Bianca. Quanto ad una possibile adesione di Kiev alla Nato, questa – ha sottolineato – avverrà quando ci sarà unanimità di consenso dei suoi membri, ma ora la priorità è sostenere l’Ucraina nella guerra intrapresa dalla Russia.