Tajani: «Caso Salis? Non trasformarlo in un caso politico»
«Evitiamo di trasformare una questione giudiziaria, regolata da norme nazionali ed europee ben definite, in un caso politico». Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenendo nel corso di un’informativa urgente alla Camera sul caso di Ilaria Salis, la cittadina italiana, di 39 anni, detenuta in Ungheria, e per la quale il governo s’è attivato per tutelarne la persona. Le dichiarazioni del titolare della Farnesina fanno il paio con quelle rilasciate in occasione di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio. In entrambi i casi, i ministri hanno ribadito che l’esecutivo sta seguendo il caso, pur nei limiti imposti dalla sovranità giudiziaria ungherese. «La vicenda della signora Ilaria Salis rientra tra gli oltre 2.400 casi di connazionali detenuti all’estero. Per ognuno di essi, indipendentemente dal merito della loro situazione giudiziaria, ci adoperiamo per fornire assistenza e garantire il rispetto della dignità e dei diritti fondamentali. Così abbiamo fatto, fin dal primo giorno, per il caso Salis, ben prima che diventasse oggetto di polemiche politiche», ha riferito Tajani.