Industria: a gennaio la produzione diminuisce dell’1,2%
L’Istat spiega che la produzione industriale torna ai livelli di novembre 2023, con diminuzioni estese a tutti i principali comparti, ad eccezione dell’energia
di Redazione
Nel mese di gennaio 2024, l’Istat stima una diminuzione dell’1,2% dell’indice destagionalizzato della produzione industriale rispetto al mese precedente. Inoltre, la media del trimestre novembre-gennaio mostra un calo dello 0,9% rispetto al trimestre precedente. Per quanto riguarda ancora l’indice mensile destagionalizzato, l’Istat osserva un incremento solo nel settore energetico (+2,5%). Al contrario, si registrano cali nei beni di consumo (-2%) e nei beni strumentali (-3,6%), mentre i beni intermedi rimangono stabili.
Tenendo conto degli effetti del calendario, aggiunge l’Istituto nazionale di statistica, a gennaio 2024 l’indice complessivo mostra una diminuzione del 3,4% in termini tendenziali (22 giorni lavorativi rispetto ai 21 di gennaio 2023). Si osserva un leggero aumento solo nel settore energetico (+0,4%), mentre si registrano cali nei beni intermedi (-2,5%), nei beni strumentali (-4,9%) e nei beni di consumo (-5,4%).
Gli unici settori in crescita sono la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+2%), la fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+1,1%) e le industrie alimentari, bevande e tabacco (+0,6%). Le maggiori flessioni si osservano nella produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (-15,2%), nell’attività estrattiva (-9,9%) e nell’industria del legno, della carta e della stampa (-8%).
«A gennaio – è il commento dell’Istat che accompagna la nota – si registra una flessione congiunturale dell’indice destagionalizzato della produzione industriale che torna ai livelli di novembre 2023, con diminuzioni estese a tutti i principali comparti, ad eccezione dell’energia. Il quadro è negativo anche su base trimestrale. In termini tendenziali, al netto degli effetti di calendario, si osserva una caduta in 13 settori su 16. Nei raggruppamenti principali di industrie è molto ampia la flessione per i beni di consumo e strumentali, mentre si assiste ad una lievissima crescita per l’energia».