«Al 1° gennaio 2024 la popolazione residente presenta un’età media di 46,6 anni»
«Al 1° gennaio 2024 la popolazione residente presenta un’età media di 46,6 anni, in crescita di due punti decimali (circa tre mesi) rispetto al 1° gennaio 2023». Lo rende noto l’Istat, l’Istituto nazionale di statistica, aggiungendo che «la popolazione ultrasessantacinquenne, che nel suo insieme a inizio 2024 conta 14 milioni 358mila individui, costituisce il 24,3% della popolazione totale, contro il 24% dell’anno precedente». Nell’ultimo anno è cresciuta anche la porzione di popolazione composta dagli ultra-ottantenni, «i cosiddetti grandi anziani»: ad oggi sono 4 milioni e 554mila, circa 50mila in più rispetto al 2023. Un «contingente» corposo, che «ha superato quello dei bambini sotto i 10 anni di età (4 milioni 441mila individui)». Una dinamica in atto da diverso tempo: l’ISTAT osserva infatti che «questo rapporto, che è ora sotto la parità, era di 2,5 a 1 venticinque anni fa e di 9 a 1 cinquanta anni fa». A diminuire inoltre sono anche gli individui in età attiva: i 15-64enni passano da 37 milioni 472mila, pari al 63,5% della popolazione complessiva, a 37 milioni 447mila (63,5%), mentre i ragazzi fino a 14 anni di età scendono da 7 milioni 344mila (12,4%) a 7 milioni 185mila (12,2%). Esistono evidenti differenze a livello territoriale: il Centro e il Nord del Paese sono «caratterizzati da una struttura di popolazione relativamente più anziana» e «presentano una proporzione di giovani (0-14 anni) rispettivamente pari al 12,1% e all’11,8%. Nel Mezzogiorno la quota è invece del 12,5%, ancora la più alta pur se in calo».