Verso le europee, le opinioni dei cittadini UE
Dall’ultimo Eurobarometro emerge un’elevata consapevolezza dell’appuntamento elettorale di giugno. Lotta alla povertà e sostegno alla salute pubblica i temi più sentiti. Attenzione anche alla difesa e alla sicurezza
di Redazione
I cittadini dell’UE – stimati all’incirca in 370 milioni di persone – saranno chiamati alle urne tra il 6 e il 9 giugno (in Italia l’8 e il 9 giugno) per rinnovare il Parlamento europeo, l’unica assemblea transnazionale al mondo eletta in maniera diretta. I componenti del PE, 720 in tutto, rappresentano gli interessi dei cittadini dell’UE a livello europeo. Le informazioni riguardo le elezioni europee – che, come si è accennato, non si svolgono allo stesso modo ovunque nei Ventisette paesi UE – sembrano essere comunque a portata dei cittadini, stando all’ultimo sondaggio Eurobarometro di primavera. L’interesse per le elezioni, la consapevolezza di quando avranno luogo e la probabilità di votare risultano in aumento rispetto alla rilevazione di autunno 2023, aumenti che – viene osservato – sono addirittura più alti di quelli del 2019, anche all’epoca alla vigilia dell’appuntamento elettorale: il 71% degli intervistati risponde che andrà con ogni probabilità a votare.
Stando quindi ai risultati del sondaggio, i cittadini dell’UE sono molto consapevoli dell’importanza delle elezioni nell’attuale contesto geopolitico, con più di otto su dieci intervistati (81%) che concordano sul fatto che ciò rende il loro voto ancora più importante. Dall’Eurobarometro di primavera emerge come tra i cittadini europei siano la lotta alla povertà e all’esclusione sociale (33%) e il sostegno alla salute pubblica (32%) i principali temi che vorrebbero in discussione durante la campagna elettorale (non dimentichiamo, in questo senso, l’impatto della pandemia nel biennio 2020-2021). Il sostegno all’economia e la creazione di nuovi posti di lavoro, nonché la difesa e la sicurezza dell’UE sono entrambi al terzo posto (al 31%). La rilevanza che i cittadini attribuiscono a difesa e sicurezza è aumentata nel corso di questa legislatura, alla luce soprattutto della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina.
Guardando al futuro, dunque, gli intervistati nell’UE collocano la difesa e la sicurezza (37%) al primo posto per rafforzare la posizione europea a livello globale; seguono le questioni energetiche e la sicurezza alimentare/agricoltura (entrambe al 30%). Quattro cittadini su dieci affermano che il ruolo dell’UE è diventato più importante negli ultimi anni, mentre il 35% pensa che sia rimasto lo stesso e il 22% che sia diminuito.
Quasi tre quarti dei cittadini (73%), rileva ancora l’Eurobarometro, affermano che le iniziative dell’UE hanno un impatto sulla loro vita quotidiana, con il 20% che risponde “molto”. Inoltre, la grande maggioranza degli europei ritiene che il loro paese, nel complesso, tragga vantaggio dall’adesione all’UE (71%). Questi risultati, viene osservato, sono stabili rispetto all’autunno 2023 e continuano a godere di livelli elevati in tutta l’Unione.