La vita in città, secondo gli italiani
I risultati dell’indagine “Quality of Life in European Cities“, condotta dalla Commissione europea e che ha considerato 26 città italiane e altre 59 città dell’Unione europea
di Redazione
Oltre il 75% dei cittadini italiani si dice “molto o abbastanza soddisfatto” di vivere nella propria città. Lo riferisce l’ISTAT, l’Istituto nazionale di statistica, pubblicando i dati raccolti nell’indagine “Quality of Life in European Cities”, condotta dalla Commissione europea e che ha considerato 26 città italiane e altre 59 città dell’Unione europea.
Il nostro Paese non esce benissimo dal confronto con il resto d’Europa: la percentuale media delle persone soddisfatte di vivere nella propria città in Italia (pari a 79,5) risulta inferiore di circa 10 punti percentuali rispetto a quella nelle altre città europee (88,4).
Dall’indagine sono emerse forti differenze a livello territoriale: le quote di persone complessivamente soddisfatte di vivere nella propria città oscillano tra il minimo del 47,8% registrato a Taranto e il massimo del 95,4% di Trento, che presenta valori simili a Groninga, nei Paesi Bassi, e a Copenaghen, piazzandosi al primo posto della graduatoria europea (nel complesso sono sei le città, oltre a Trento, dove la percentuale di cittadini soddisfatti sfonda la soglia del 90%: Trieste, Cagliari, Bergamo, Brescia e Bolzano).
Quote piuttosto basse di popolazione italiana ritengono che la qualità della vita sia migliorata negli ultimi cinque anni. Fanno eccezione Bari e Messina. A Bari, in particolare, oltre la metà della popolazione ritiene che la qualità della vita negli ultimi cinque anni sia migliorata. Si tratta di uno dei migliori risultati a livello europeo. Oltre la metà dei cittadini di alcune città italiane sostengono che la qualità della vita nella propria città sia peggiorata negli ultimi cinque anni. A ritenerlo sono la maggior parte dei cittadini di Firenze, Sassari, Bolzano, Catania, Parma, Roma, Venezia e Reggio di Calabria.
L’indagine ha dedicato poi un capitolo al lavoro, per scoprire quante persone ritengono sia facile trovare un impiego nella propria città. È emerso così che la quota varia dal minimo rappresentato da Reggio di Calabria e Taranto (1,6% in entrambe) al massimo rappresentato da Praga (75%).
In Italia, nello specifico, l’Istat e la Commissione europea osservano una forte polarizzazione tra sei città del Nord, dove oltre la metà della popolazione pensa sia facile trovare un buon lavoro, e una maggioranza di città dove invece meno della metà della popolazione residente la pensa in questo modo.
L’elenco delle prime sei città include Bolzano (con il 72,3% di cittadini sicuri che sia semplice trovare un lavoro soddisfacente), Milano, Trento, Brescia, Parma e Bergamo, tutte al Nord. Mentre nel resto delle altre città italiane considerate, le percentuali sono inferiori al 50%. I valori più bassi (al di sotto del 20%) sono stati registrati invece a Roma, nelle città del Mezzogiorno, a Torino, Perugia e Genova.