Meloni: «Un errore imporre una maggioranza fragile nell’Ue»
«Alcuni hanno sostenuto che non si debba parlare con alcune forze politiche. Le istituzioni Ue sono state pensate in una logica neutrale. Gli incarichi apicali sono stati affidati tenendo in considerazione i gruppi maggiori, indipendentemente da logiche di maggioranza e opposizione». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo alla Camera – il premier ha parlato anche in Senato, nel pomeriggio – per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo. (come riportato ieri, citando le indiscrezioni riferite dalla stampa, i negoziatori della maggioranza centrista al Parlamento europeo – popolari, socialisti e liberali – avrebbero raggiunto un’intesa che prevede la conferma di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione europea, con Antonio Costa al Consiglio europeo e Kaja Kallas come Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri e la politica di sicurezza). Secondo il premier, «oggi si sceglie di aprire uno scenario nuovo e la logica del consenso viene scavalcata da quella dei caminetti, dove una parte decide per tutti. Una ‘conventio ad excludendum’ che a nome del governo italiano ho contestato e non intento condividere».