Sale la fiducia dei consumatori a giugno, ma cala quella delle imprese
L’evoluzione positiva dell’indice di fiducia dei consumatori, spiega l’Istat, riflette un generale miglioramento di tutte le sue componenti
di Redazione
Nel mese di giugno, secondo le stime dell’Istat, l’indice del clima di fiducia dei consumatori sale da 96,4 a 98,3, mentre l’indicatore composito di fiducia delle imprese scende da 95,1 a 94,5. L’evoluzione positiva dell’indice di fiducia dei consumatori, spiega allora l’Istituto, riflette un generale miglioramento di tutte le sue componenti: il clima economico e quello futuro registrano gli aumenti più marcati, passando, rispettivamente, da 101,9 a 105,3 e da 95,7 a 98,7; il clima personale sale da 94,4 a 95,8 e quello corrente passa da 97 a 98,1.
In relazione alle imprese, aggiunge l’Istat, la fiducia peggiora in tutti i comparti indagati ad eccezione di quello delle costruzioni. Più in dettaglio, nel settore manifatturiero l’indice diminuisce da 88,2 a 86,8, nei servizi di mercato scende da 97,8 a 97,1 e nel commercio al dettaglio cala da 102,8 a 102,2; in controtendenza nelle costruzioni, l’indice di fiducia sale da 101,7 a 104,4.
Per quanto riguarda le componenti dell’indice di fiducia, nell’industria manifatturiera – osserva l’Istat – peggiorano i giudizi sugli ordini e le scorte di prodotti finiti sono giudicate in accumulo; le attese sul livello della produzione subiscono un lieve calo. Nel comparto delle costruzioni migliorano, invece, entrambe le variabili componenti l’indicatore. Nei servizi di mercato si rileva una dinamica negativa dei giudizi sugli ordini mentre sia le opinioni sull’andamento degli affari sia le attese sugli ordinativi migliorano. Con riferimento al commercio al dettaglio, l’Istat stima un peggioramento sia dei giudizi sia delle attese sulle vendite; le scorte di magazzino sono giudicate in decumulo.
«A giugno – è il commento dell’Istat che accompagna la nota –, il clima di fiducia delle imprese mostra il terzo calo consecutivo, posizionandosi sul valore più basso da novembre 2023. Il ribasso dell’indicatore complessivo è dovuto prevalentemente al peggioramento registrato nella manifattura e nei servizi. L’indice di fiducia dei consumatori aumenta per il secondo mese consecutivo e raggiunge il valore più elevato da febbraio 2022. Si segnala un diffuso miglioramento di tutte le variabili che compongono l’indice, ad eccezione dei giudizi sul bilancio familiare e delle opinioni sull’opportunità di risparmiare nel momento attuale».