Tecnè: la cura che ci farà uscire dalla crisi
Mai più “Pigs”. Cedere a qualcun altro la “I” dell’acronimo dispregiativo che indica Portogallo, Grecia e Spagna, cioè quei membri di Eurolandia con economie ad alto rischio default, e tornare ad avere fiducia nel Paese. Ma sopratutto credere che si può uscire con le proprie forze dalla crisi. È quanto emerge dalla prima rilevazione dell’era Monti effettuata dall’istituto di ricerca Tecnè Italia.
Il 67% degli intervistati dichiara che i protagonisti in questa fase di passaggio sono i cittadini stessi. Insomma gli italiani ricominciano ad avere fiducia nei propri mezzi.
Il clima di ripresa dell’ottimismo è confermata dalla piena fiducia ottenuta dal nuovo esecutivo di Mario Monti, il 61% infatti lo ritiene adeguato ad affrontare l’emergenza economica. L’incertezza generata dal governo Berlusconi, nella precedente rilevazione, si attestava invece al 72% .
“La fiducia che gli italiani hanno – spiega Carlo Buttaroni, Presidente di Tecnè Italia – in Napolitano e nel presidente del Consiglio mette in sicurezza le istituzioni, mentre quella nell’esecutivo guidato da Berlusconi è la rappresentazione di una presa di distanza netta da parte della grande maggioranza dei cittadini”. La fiducia nel precedente esecutivo si fermava infatti al 19%. Torna protagonista la società civile. Il consenso alle organizzazioni sindacali e imprenditoriali, dopo anni di declino ricomincia a salire e con la fiducia che i cittadini hanno in se stessi, cresce la determinazione per
uscire dalla crisi. La fiducia nei partiti, invece, è ai minimi storici e investe tutti, senza distinzione di colore.
“A cominciare dalle forze politiche che siedono in Parlamento e che costituiscono la ex maggioranza e la ex opposizione, perché ciò che faranno e come si muoveranno lo giudicheranno i cittadini nel momento più solenne del processo democratico: le elezioni. La sfida alla quale sono chiamati ora i partiti è quella di sapersi ricostituire in agenzia di senso e di orientamento. E ciò è necessario proprio oggi – conclude Buttaroni – nel momento in cui il regno della finanza senza regole sferra il suo attacco mortale alle istituzioni democratiche”.
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[…] non è da escludere, tra le altre misure, un nuovo aumento dell’Iva. Il governo Monti – lo avevamo evidenziato la scorsa settimana – gode del 61% della fiducia dei cittadini. Al contrario i mercati sembrano […]