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Lieve rallentamento per i servizi a giugno

L’indice PMI calcolato da HBOC per S&P Global è sceso a 53,7 punti dai 54,2 di maggio. Nonostante ciò, il campione monitorato a giugno ha espresso previsioni ottimistiche maggiori sull’attività futura

di Redazione

L’espansione del settore terziario italiano a giugno è rimasta solida. Nonostante la crescita dell’attività sia rallentata, le aziende dei servizi hanno registrato il più alto ottimismo sulle previsioni future da inizio 2022. Con l’acquisizione di nuovi clienti, i nuovi ordini totali hanno di nuovo indicato un rialzo, anche se il più debole in cinque mesi.

I dati dell’indagine condotta a giugno nel settore terziario italiano hanno rivelato una pressione meno intensa sui costi, nonostante i costi operativi siano nettamente aumentati, viste le segnalazioni di maggiori spese relative a organici ed energia. Allo stesso tempo, le tariffe applicate ai clienti sono aumentate, ma ancora una volta in misura minore.

Foto di Fabrizio Magoni su Unsplash

Il valore principale di questa indagine, ovvero l’Indice HCOB PMI® dell’Attività Terziaria in Italia, a giugno si è posizionato su 53.7, segnalando quindi, dopo 54.2 di maggio, il sesto mese consecutivo di crescita.
Dai dati riportati, l’aumento dell’attività è stato collegato all’afflusso di nuovi clienti e ad una maggiore richiesta di servizi italiani. Nonostante il solido tasso di incremento, è stato il più debole da febbraio.

Come avviene da inizio anno, la domanda di servizi in Italia si è rafforzata. Il dato viene confermato dal forte e netto rialzo dei nuovi ordini, il cui flusso, nonostante l’acquisizione di nuovi clienti riportata, è stato il più debole in cinque mesi. Il rallentamento è in parte dovuto all’indebolimento delle esportazioni di questo fine trimestre che, pur indicando un incremento marginale ed il più debole di quest’ultima sequenza di espansione di quattro mesi, si rapporta positivamente con la media storica indicando un calo modesto.

Ciononostante, il campione monitorato a giugno ha espresso previsioni ottimistiche maggiori sull’attività futura. Il livello di fiducia è infatti salito al valore più alto in 28 mesi. Le aziende mostrano ottimismo sui miglioramenti dell’attività e prevedono un maggiore flusso di nuovi clienti e progetti. Alcuni segnali di ottimismo si sono riversati nel mercato del lavoro visto che i livelli occupazionali di giugno hanno continuato a crescere per l’ottavo mese consecutivo. La creazione di posti di lavoro è stata moderata e meno elevata di maggio, ma ha comunque indicato valori forti rispetto alla media storica. Segnali positivi si possono rilevare anche dai commenti delle aziende che riportano nuove assunzioni a tempo pieno.

A giugno, la capacità operativa dell’economia terziaria italiana è stata in grado di ridurre il lavoro inevaso. Il tasso di riduzione è stato elevato, registrando il nono mese consecutivo di calo.
Anche se la pressione sui costi affrontata dalle aziende terziarie in Italia è rimasta alta, il tasso di inflazione dei costi operativi è rallentato per il secondo mese consecutivo. La ragione citata per l’aumento delle spese è legata ai costi superiori sostenuti per salari ed energia. Allo stesso tempo, l’indagine di giugno ha di nuovo mostrato un aumento delle tariffe applicate ai clienti, con alcune aziende che hanno cercato di trasferire il carico dei costi sui clienti finali. Detto ciò, il tasso di inflazione dei prezzi di vendita è stato il più debole da novembre e generalmente moderato.

 

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