Farmaceutica, la produzione vale 52 miliardi di euro
In crescita export, occupazione e investimenti in Ricerca & Sviluppo. Risultati grazie ai quali l’Italia risulta essere il settimo mercato a livello mondiale, con il 3% del fatturato globale.
di Redazione
Negli ultimi dieci anni, l’export del settore farmaceutico italiano ha registrato una crescita del 150%, superando la media dell’Unione Europea del 130%. Questo incremento ha portato la produzione del comparto a raggiungere un valore di 52 miliardi di euro nel 2023, di cui 49 miliardi provenienti dalle esportazioni. Grazie a questi risultati, l’Italia si posiziona come il settimo mercato a livello mondiale, rappresentando il 3% del fatturato globale. Questi dati emergono dal Rapporto “Evoluzione e caratteristiche dell’industria farmaceutica”, presentato da Farmindustria durante l’Assemblea 2024.
Lo scorso anno, come spiega l’associazione di categoria, gli investimenti in Ricerca & Sviluppo e produzione sono aumentati del 9% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 2 miliardi di euro, pari al 7% degli investimenti totali in Italia. Questo incremento ha favorito anche l’occupazione, cresciuta del 2% rispetto al 2022 e del 9% negli ultimi cinque anni. In particolare, la crescita è stata del 19% per i giovani e del 13% per le donne. Tuttavia, Farmindustria avverte che le condizioni operative delle aziende sono influenzate negativamente dagli oneri del payback e dall’aumento dei costi di energia e beni intermedi, considerati insostenibili per l’attrattività degli investimenti e la produzione.
In un contesto di crescente concorrenza globale, l’Italia può mantenere e aumentare il suo valore industriale solo attraverso un quadro normativo e regolatorio che riconosca la farmaceutica come settore strategico e potenzi le politiche per la competitività.