Mosca: «Da Nato pericolosa escalation della tensione»
Aumentano le tensioni tra la Nato e la Russia, soprattutto dopo che Stati Uniti e Germania hanno annunciato il dispiegamento, proprio in Germania, di missili a lungo raggio. Mosca, come già la Cina pochi giorni fa, ha accusato la Nato di alimentare un clima da guerra fredda. Inoltre, la versione del Cremlino spiegata nelle ultime ore dal portavoce Dmitri Peskov, citato dalla Tass, è che i missili prodotti nei paesi della Nato stanno già colpendo il territorio russo, in riferimento anche alle regioni ucraine occupate: «La cosa principale è che questi missili stanno già colpendo il nostro territorio. Non dimentichiamo che Lugansk, Donetsk, Kherson e Zaporizhzhia sono tutti territori della Federazione Russa. Per quanto riguarda l’aumento di questa distanza, questa è pura provocazione, un nuovo, molto pericoloso ciclo di escalation della tensione». Riguardo la situazione in Ucraina, nelle scorse ore il premier ungherese Viktor Orban ha incontrato il candidato repubblicano alla Casa Bianca, Donald Trump. «Missione di pace 5.0 – ha scritto Orban su X –. È stato un onore visitare il presidente Trump a Mar-a-Lago. Abbiamo discusso i modi per ottenere la pace. La buona notizia del giorno: risolverà il problema». A tale proposito, Peskov ha chiarito che il presidente russo Vladimir Putin «non ha trasmesso alcun messaggio a Trump tramite Orban».