Usa 2024, Biden: «Mi sono ritirato per difendere la democrazia»
«Credo che il mio primato come presidente, la mia leadership nel mondo, la mia visione per il futuro dell’America meritassero tutti un secondo mandato. Ma niente, niente, può ostacolare il salvataggio della nostra democrazia, inclusa l’ambizione personale». Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha spiegato così perché ha deciso di fare un passo indietro, lanciando la candidatura della sua vice, Kamala Harris, in un discorso alla Nazione. Biden ha assicurando inoltre che resterà alla guida del Paese fino alla fine del mandato. Una precisazione necessaria, considerando che in molti iniziavano a temere che non avrebbe potuto proseguire la presidenza, a causa di presunti problemi di salute che non lo avrebbero reso idoneo al compito. Un passo indietro, sì; dimissioni, no. È «ridicolo» chiedere a Biden di dimettersi, ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, liquidando la questione: «Non si è ritirato per motivi di salute, né perché crede che non possa servire altri quattro anni. La decisione presa riguarda il dare la priorità al Paese, al partito e agli americani. Siamo a un punto di svolta. L’America deve scegliere se andare indietro o avanti», ha aggiunto. Al netto del motivo (o dei motivi) che hanno spinto Biden al ritiro, la sua scelta ha rimescolato un po’ le carte nella corsa alla Casa Bianca, costringendo, innanzitutto, Donald Trump a ricalibrare la sua campagna elettorale: un nuovo avversario, una nuova strategia. Una nuova sfida che non sembra preoccupare più di tanto l’ex presidente – «Tre giorni fa abbiamo sconfitto il peggior presidente della storia: ha lasciato perché stava perdendo. Ora abbiamo una nuova vittima da battere, la più incompetente vicepresidente della storia» –, in vantaggio, secondo un sondaggio Emerson College Polling-The Hill, in quattro Stati chiave (Arizona, Georgia, Michigan, Pennsylvania), seppure di pochi punti percentuali.