Sale la fiducia delle imprese, giù quella dei consumatori
Peggiorano le opinioni sia sulla situazione economica generale che personale. Anche le prospettive future e le condizioni attuali sono percepite con maggiore pessimismo
di Redazione
Ad agosto 2024, l’Istat ha osservato un leggero miglioramento della fiducia delle imprese, con l’indicatore composito che sale da 94,3 a 94,7. Questo incremento è stato sostenuto principalmente dal settore dei servizi di mercato, dove l’indice ha registrato un aumento da 96,0 a 97,9, riflettendo un crescente ottimismo nel settore. Tuttavia, il comparto industriale mostra una diminuzione della fiducia: l’indice manifatturiero è sceso da 87,6 a 87, mentre anche le costruzioni hanno subito una lieve flessione, passando da 103,6 a 103,3.
Nel commercio al dettaglio, la fiducia ha registrato una contrazione, passando da 102,6 a 101,4, a causa di giudizi più negativi sulle vendite e sulle scorte, anche se le aspettative per le vendite future sono migliorate. Nella distribuzione tradizionale, l’indice ha segnato un incremento da 109,5 a 111,3, mentre la grande distribuzione ha visto un calo da 99,3 a 98,0.
Sul fronte dei consumatori, l’indice del clima di fiducia ha mostrato un significativo calo, scendendo da 98,9 a 96,1. Questo deterioramento riflette un peggioramento delle percezioni sia riguardo alla situazione economica generale che a quella personale: il clima economico è diminuito da 105,6 a 102,3, mentre il clima personale è sceso da 96,5 a 93,8. Anche le prospettive future e le condizioni attuali sono percepite con maggiore pessimismo: l’indice relativo al clima futuro è calato da 99,4 a 95,7, mentre quello sul clima corrente è sceso da 98,5 a 96,3.
In sintesi, mentre le imprese mostrano segnali contrastanti con un lieve miglioramento complessivo, la fiducia dei consumatori appare in netto peggioramento, evidenziando crescenti preoccupazioni per l’andamento dell’economia e la propria situazione finanziaria.