Israele, Netanyahu non cede su corridoio di Filadelfia
Prima lo sciopero nel paese, poi le critiche di Biden. Nonostante tutto, Netanyahu tira dritto. O almeno questa sembra la sua intenzione, dopo la conferenza stampa di ieri del premier israeliano, in cui ha confermato che non ci sarà alcun ritiro dal corridoio di Filadelfia, tra Egitto e Striscia di Gaza. Quest’ultimo punto ha rappresentato una delle principali divergenze con Hamas nelle ultime settimane, impedendo di fatto un accordo tra le parti. Il presidente americano ha dichiarato nelle scorse ore che Washington presenterà a breve un nuovo piano di intesa per il rilascio degli ostaggi e per il cessate il fuoco, ma ha anche sottolineato come, a suo avviso, Benjamin Netanyahu non stia facendo abbastanza per giungere ad una soluzione al conflitto in Medio Oriente. Intanto il premier israeliano ha definito «vergognosa» la decisione del Regno Unito di sospendere parzialmente la vendita di armi a Israele. «Questa vergognosa decisione non cambierà la determinazione di Israele di sconfiggere Hamas, un’organizzazione terroristica genocida che il 7 ottobre ha brutalmente assassinato 1.200 persone, tra cui 14 cittadini britannici», ha commentato in diversi post su X il leader israeliano. «Con o senza le armi britanniche, Israele vincerà questa guerra e garantirà il nostro futuro comune», ha quindi aggiunto. L’Idf ha reso noto oggi di avere ucciso il comandante delle forze d’élite Nukhba di Hamas che ha guidato l’assalto del 7 ottobre. Ahmed Wadiyya, ha spiegato l’esercito, è stato ucciso in un attacco aereo in cui sono morti otto membri di Hamas nei pressi dell’ospedale al-Ahli di Gaza City.