Piantedosi: «I conflitti in Ucraina e Medio Oriente aumentano il rischio terrorismo»
Il terrorismo è un rischio concreto da sempre. Adesso lo è a maggior ragione, ha avvisato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, aprendo i lavori del G7 Interni a Mirabella Eclano. «I due conflitti», in Ucraina e Medio Oriente, «stanno contribuendo a generare una polarizzazione nelle nostre società incrementando il rischio che alcuni soggetti aderiscono a delle ideologie violente arrivando a commettere atti terroristici nei nostri territori. Non possiamo farci trovare impreparati e dobbiamo affinare le capacità di prevenire», ha detto il titolare del Viminale. Che, poi, ha anticipato alcuni dei temi che verranno affrontati dai ministri dell’Interno del G7, a partire dai flussi migratori: al centro del summit, le «strategie di contrasto all’odioso crimine internazionale del traffico di migranti, con un focus geografico sull’Africa occidentale e sub-sahariana», con la partecipazione degli omologhi di Algeria e Libia, oltre all’Alto Commissario per i Rifugiati e la direttrice generale Oim. Secondo Piantendosi, intercettato dai microfoni del Tg1, si tratta di «un’occasione per provare a far convergere i Paesi europei verso una politica comune di contenimento dei flussi». «Il paradigma deve essere l’apertura ai canali regolari di ingresso e lotta senza nessun tentennamento a quella che è l’azione dei trafficanti», ha concluso il ministro, confermando la linea del governo.