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Nel 2023 flussi migratori regolari verso l’Italia in calo

Lo rende noto l’Istat, sottolineando che il dato è stato influenzato dalla forte diminuzione dei permessi per protezione temporanea legati alla guerra in Ucraina

di Redazione

Flussi migratori in calo. Lo rende noto l’ISTAT, l’Istituto nazionale di statistica, riferendo che nel 2023 sono stati rilasciati 330.730 permessi di soggiorno, in discesa rispetto all’anno precedente. Determinante in questo senso il «forte calo dei permessi per protezione temporanea legati alla crisi ucraina».

Foto di Thomas Vimare su Unsplash

Al 31 dicembre del 2023, i cittadini non comunitari con regolare permesso di soggiorno erano oltre tre milioni e 600mila, con la collettività ucraina al primo posto per numero di presenze.

Nella nota l’ISTAT aggiunge anche che le acquisizioni della cittadinanza italiana sono state 213.567, stabili sui livelli del 2022 (213.716). Nel dettaglio tra gli stranieri che durante il 2023 hanno acquisito la cittadinanza 196.040, pari a quasi il 92% del totale, sono cittadini precedentemente non comunitari. Un numero in crescita del 78,9% rispetto al 2021 e il più alto degli ultimi 13 anni.

Dall’analisi delle modalità di acquisizione della cittadinanza italiana da parte di cittadini non comunitari, la quota più consistente riguarda quelle avvenute per residenza (circa 78mila) e quelle dei minori per trasmissione dai genitori (oltre 59mila). «Nell’insieme coprono quasi il 70% del totale delle acquisizioni», fa notare l’Istituto nazionale di statistica, concludendo che crescono i permessi per famiglia e quelli per studio mentre diminuiscono quelli per lavoro a causa dell’attenuarsi dell’effetto del decreto di emersione del 2020.

 

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