Sanità, uno su tre rinuncia alle cure a causa delle lunghe liste d’attesa
Un italiano su tre rinuncia alle cure fornite dal Sistema sanitario nazionale a causa delle liste d’attesa. Lo denuncia il Rapporto Civico sulla Salute curato da Cittadinanzattiva e presentato oggi al ministero della Salute, a Roma. Secondo i risultati del dossier, nel 2023 il 7,6% dei cittadini ha rinunciato alle cure – un dato in aumento sul 2022: +0,6% – e quasi due su tre (il 4,5%) lo fanno proprio a causa delle lunghe liste di attesa (era il 2,8% nel 2022). Spulciando i dati, emerge che la quota di quanti rinunciano è più alta tra le donne (9%) che tra gli uomini (6,2%) e risulta in aumento al Centro, dove in un anno si è passato dal 7% all’8,8%, e al Sud (dal 6,2% al 7,3%). Al Nord rimane invariata, al 7,1%. Il problema dell’accesso è «la piaga della sanità pubblica, capace per la sua portata e per la sua trasversalità di mettere in secondo piano ogni altro ambito. Avere la percezione di trovare chiusa la porta di accesso al Servizio sanitario scolora gli altri problemi», così la segretaria generale di Cittadinanzattiva, Lisa Mandorino, ha commentato i risultati del Rapporto.