Il rischio di povertà è legato alla situazione familiare infantile
Il 20% degli adulti che oggi ha difficoltà economiche era a rischio povertà a 14 anni. In Italia è pari al 34%
di Redazione
Da una ricerca realizzata dall’Eurostat nel 2023, è emerso che un adulto su cinque (il 20%), residenti nell’Unione europea e di età compresa tra i 25 ed i 59 anni, che vivono attualmente una situazione finanziaria difficile, intorno ai 14 anni si trovava a rischio di povertà. Un dato nettamente superiore se confrontato con il 12,4% di coloro che, alla stessa età, hanno descritto la situazione finanziaria della propria famiglia come buona.
L’Istituto europeo di statistica sottolinea come queste cifre evidenzino come le condizioni socio-economiche durante l’infanzia e l’adolescenza possano influire sulla vita adulta, in particolare sul rischio di povertà.
A livello nazionale, la Bulgaria mostra il divario più ampio: il 48,1% degli adulti provenienti da famiglie con difficoltà finanziarie ,durante l’infanzia era a rischio di povertà, contro il 14,4% di chi ha dichiarato una buona situazione economica. La Romania segue con percentuali simili: 42,1% rispetto al 14,6%. Anche in Italia emerge una differenza rilevante, con il 34% rispetto al 14,4%.
In netto contrasto, la Danimarca è l’unico paese dove non si osservano grandi disparità: l’8,5% di chi proveniva da famiglie svantaggiate è a rischio di povertà, a fronte dell’8,9% di chi ha avuto una condizione economica favorevole. Differenze modeste si registrano anche in Slovenia (10,9% e 10,4%) e in Finlandia (10,1% e 9,2%).