In aumento i numeri del turismo dell’Unione europea
A crescere sono sia i turisti nel complesso, sia la quota di turisti extra europei che hanno pernottato nell’Ue
di Redazione
Nel 2023, l’UE ha registrato un totale di 2,9 miliardi di pernottamenti nelle strutture ricettive turistiche, segnando un aumento rispetto ai 2,8 miliardi del 2022. Di questi, circa 1,6 miliardi di notti sono state trascorse da turisti locali, mentre quasi 1,4 miliardi sono stati pernottamenti di ospiti internazionali. È quanto emerge dalle ultime rilevazioni dell’Eurostat.
Secondo l’analisi dell’istituto europeo di statistica, nel periodo tra il 2022 e il 2023, la quota di pernottamenti di ospiti internazionali provenienti da regioni extraeuropee è salita dal 12,6% al 15,6%. In termini assoluti, i pernottamenti di turisti non europei sono aumentati di 60 milioni, il che equivale a una media di 164.000 ospiti stranieri in più ogni notte dell’anno.
Nel 2023, il 7,1% dei pernottamenti internazionali in Europa è stato effettuato da turisti nordamericani, mentre i visitatori dall’Asia hanno rappresentato il 4,6%, quelli dall’America centrale e meridionale il 2,2%, dall’Oceania l’1,0% e dall’Africa lo 0,7%.
I turisti provenienti da altri paesi dell’UE hanno costituito il 62,4% del totale dei pernottamenti degli ospiti internazionali, mentre quelli provenienti da altre nazioni europee hanno rappresentato il 21,4%. Nel 2023, l’UE contava un totale stimato di 29,2 milioni di posti letto, in crescita rispetto ai 28,9 milioni del 2022.
Italia e Francia, con rispettivamente 5,2 milioni (18%) e 5,1 milioni (17%) di posti letto, rappresentavano poco più di un terzo della capacità ricettiva totale. Seguivano la Spagna, con 3,8 milioni, e la Germania, con 3,4 milioni, entrambe con il 13% della capacità.
Nel 2023, 1,4 miliardi di pernottamenti, pari al 48%, sono stati effettuati in strutture ricettive situate lungo le coste. Tra i paesi dell’UE con aree costiere (escludendo Repubblica Ceca, Lussemburgo, Ungheria, Austria e Slovacchia), Malta ha visto il 100% delle notti trascorse in strutture costiere, seguita da Cipro con il 97% e dalla Grecia con il 96%. Al contrario, Belgio e Romania (entrambi con il 18%) e Germania e Slovenia (entrambi con il 19%) hanno registrato le percentuali più basse di pernottamenti in strutture lungo le coste.