Cresce il numero dei centenari residenti in Italia
L’Istat registra un aumento in un solo decennio di oltre il 30%. Il rapporto di genere tra i semi-supercentenari è sbilanciato a favore delle donne
di Redazione
L’invecchiamento generale della popolazione e l’aumento della longevità potrebbero aver portato ad un altro fenomeno: la crescita dei centenari, soprattutto tra le donne. Secondo il report dell’Istat sul tema, al 1° gennaio 2024 i centenari residenti in Italia sono 22.552, l’81% dei quali di sesso femminile. Considerando che al 1° gennaio 2014 i centenari erano 17.252, l’incremento in un solo decennio è stata di oltre il 30%. Alla stessa data, i residenti con almeno 105 anni di età (semi-supercentenari) sono 677. Questi ultimi, afferma l’Istat, registrano una netta diminuzione rispetto ai 1.047 individui rilevati nel 2020 (picco raggiunto dall’inizio della rilevazione) per una ragione di carattere strutturale: negli ultimi quattro anni sono entrati progressivamente nella classe di età degli over 105enni i superstiti delle generazioni nate negli anni della Prima guerra mondiale, contraddistinti da una natalità contingentemente più bassa. Tale effetto strutturale aveva interessato tra il 2016 e il 2019 le generazioni precedenti, portando a un calo della popolazione di 100 anni e più, che a partire dal 2020 ha ripreso a crescere in misura consistente registrando un incremento di quasi il 60% tra il 2019 e il 2024.
Il rapporto di genere tra i semi-supercentenari è fortemente sbilanciato a favore delle donne, aggiunge ancora l’Istituto nazionale di statistica: sono infatti 600, pari all’89% del totale, contro 77 uomini (11%). Al 1° gennaio 2024 i residenti che hanno raggiunto e superato la soglia dei 110 anni (supercentenari) sono 21. A conferma di una maggiore longevità femminile soltanto uno di essi è di sesso maschile.
Nei 15 anni di rilevazione della popolazione semi-super e supercentenaria, ovvero nel periodo 2009-2024, – informa l’Istat – sono 8.521 gli individui che hanno superato la soglia dei 105 anni di età, di cui 7.536 donne (88%) e 985 uomini (12%). Tanto le donne quanto gli uomini che hanno raggiunto i 105 anni di età sono quasi tutti nello stato civile di vedovanza (86% e 81% rispettivamente).
Quanto alla distribuzione territoriale, questa avviene in maniera eterogenea. La Lombardia è la regione con la presenza più alta in valore assoluto, con oltre tremila residenti, seguita dal Lazio e dall’Emilia-Romagna che ne contano oltre duemila. Discorso analogo per i semi-supercentenari che si concentrano in Lombardia con più di 100 residenti, quindi in Emilia-Romagna e Veneto con oltre 60 individui. In termini relativi la rappresentazione territoriale della popolazione centenaria cambia. La Liguria, infatti, osserva l’Istat, è la regione con la concentrazione più elevata di centenari, 61 ogni 100 mila residenti, seguita dal Molise (58) e dal Friuli Venezia-Giulia (54). La Lombardia con un valore del 34 per 100 mila si posiziona nelle ultime posizioni, anche al di sotto del valore nazionale (38 per 100 mila).