Germania, crescita sotto le attese nel terzo trimestre 2024
In calo gli indici PMI (manifatturiero e dei servizi) dell’Eurozona a novembre, indice composito a 48,1 punti
di Redazione
Cresce meno del previsto e conferma le difficoltà già registrate nel passato. Destatis, l’ufficio federale di statistica tedesco, rileva infatti che il Prodotto interno lordo della Germania è aumentato nel terzo trimestre dello 0,1% su base trimestrale. Le difficoltà si inseriscono in un contesto più ampio, quello europeo, altrettanto debole e incerto, anche a causa delle tensioni che caratterizzano lo scenario geopolitico.
La lieve crescita del Pil tedesco su base trimestrale è trainata dalla spesa dei consumatori, che hanno acquistato principalmente “prodotti alimentari e bevande”, controbilanciando il calo registrato per le esportazioni, diminuito dell’1,9% congiunturale e dello 0,3% su base annua.
Gli indici PMI dell’Eurozona a novembre
Quella attuale è una fase complicata per tutti, come confermato dall’andamento degli indici PMI elaborati da S&P Global, che monitorano l’attività manifatturiera e dei servizi dell’Eurozona.
A novembre, l’indice relativo al comparto manifatturiero è sceso a 45,2 punti, dai 46 di ottobre. Quello dei servizi ha invece subito un calo a 49,2 punti rispetto ai 51,6 punti precedenti. Di conseguenza, il PMI composito si porta in territorio negativo, a 48,1 punti dai 50 precedenti.
In tutti i casi gli indici si sono attestati al di sotto dei 50 punti, la soglia che divide una fase di contrazione (sotto i 50 punti) da una di espansione (al di sopra dei 50 punti). L’ottimismo sulle previsioni future, che aveva animato l’economia europea, è svanito in un poco più di un anno, complici le persistenti difficoltà incontrate dalle imprese nel reperire nuovi ordini.
Fra le maggiori economie europee, la Germania mostra un miglioramento del PMI manifatturiero a 43,2 da 43 punti, contro un consensus di 43,1 punti e un calo del PMI sevizi a 49,4 da 51,6 (sotto il 51,8 atteso). In Francia, il PMI manifatturiero cala a 43,2 da 44,5 (44,6 punti il consensus) e il PMI servizi scende a 45,7 da 49,2 (era atteso 49).