Riforme e costi della politica, tagli ai parlamentari del 20%
L’Ansa ha diffuso nel pomeriggio di domenica la bozza definitiva messa a punto da Pd, Pdl e Terzo Polo riguardo la diminuzione dei parlamentari. Si prevede un taglio del 20%, i deputati scenderebbero così da 630 a 508 e i senatori da 315 a 254.
Attualmente la Costituzione sancisce che possono essere eletti alla Camera i cittadini che abbiano almeno 25 anni. Con la riforma si passerebbe ai 21 anni e analogamente al Senato l’età potrebbe essere di 35 anziché 40. Ogni Regione non potrà avere meno di cinque senatori (ora sono sette).
Inoltre sono previsti più poteri al presidente del Consiglio, sul quale la fiducia è data al solo premier a maggioranza semplice mentre la sfiducia (costruttiva) dovrà essere data a maggioranza assoluta.
Il presidente del Consiglio, inoltre, potrà chiedere al presidente della Repubblica la nomina e la revoca dei ministri e potrà chiedere il voto a data fissa dei provvedimenti del governo e ha la facoltà di chiedere al capo dello Stato lo scioglimento delle Camere. Si prevedono effetti semplificatori del voto di fiducia. Per il premier dunque non più il ruolo di primus inter pares bensì quello di mero titolare dell’esecutivo.