Governo, Bersani: “Finita l’emergenza si deve tornare ad una democrazia riformata”
I segretario del Pd, Pierluigi Bersani, in un’intervista pubblicata su Repubblica, ha dichiarato: “Penso che finita l’emergenza si debba tornare ad una democrazia riformata, ma che funziona con due polmoni, secondo le regole dell’alternanza. Non si tratta di un ‘no’ al bis di Monti alla guida dell’esecutivo, quello che conta è che si determini una maggioranza politica. Il tasso tecnico dei governi non è la questione principale. Prodi era un politico o un tecnico?”.
Sulla Fiat, Bersani ha detto: “Monti ha fatto molto bene a volere incontrare Marchionne. Gli italiani non sono più stupidi degli americani e Marchionne ci dica una volta per tutte dove investe per Fabbrica Italia e dia garanzie sugli stabilimenti, senza continuare a scaricare sugli altri le colpe dell’incertezza”. Inoltre, ha assicurato che “il Pd non aderisce allo scipero della Fiom di oggi. Non siamo insensibili alla protesta della Fiom quando chiede la democrazia in fabbrica e denuncia discriminazioni inaccettabili contro i sindacati che non firmano gli accordi come a Pomigliano.
Infine il segretario del Pd ha ribadito che “la Tav si fa e su questo non si torna indietro. C’è un inequivoco pronunciamento del governo che segue analoghe decisioni prese a livello locale, nazionale e nei trattati internazionali”, il problema secondo Bersani è che “la questione si stà trasformando in una battaglia ideologica e sotto quella bandiera trovino riparo posizioni inaccettabili e violente”.