Spot elettorali/8
Forte dei suoi 435 delegati stimati (gliene serviranno 1.144 per ottenere l’investitura ufficiale alla convention di Tampa), Mitt Romney è in attesa di scoprire quale – tra Rick Santorum e Newt Gingrich – sarà il suo ultimo rivale prima del traguardo. In verità, Santorum sembra l’unico in grado di procurare ancora qualche fastidio all’ex governatore del Massachusetts. Tuttavia, Gingrich ha già affermato la propria intenzione di tirare dritto fino alla convention repubblicana. E ciò al di là del risultato che otterrà in Alabama e in Mississipi, due Stati storicamente conservatori che vedranno impegnati in prima linea i due outsider. Santorum, come è suo solito, ha ringraziato in un video i propri sostenitori che sin qui gli hanno permesso di dare del filo da torcere a Romney.
Più attivo Gingrich, che sembra particolarmente attento al voto di martedì. Del resto non potrebbe essere altrimenti, considerato il ritardo maturato in queste ultime settimane. La sua campagna è incentrata tutta sulle politiche energetiche e in particolare sulla benzina a 2,5 dollari a gallone.
Gingrich rivolge poi una domanda all’elettorato repubblicano: come si può correre contro l’Obamacare se c’è da sostenere la Romneycare? Il motivo è sempre il medesimo: votare per Romney equivarrebbe a rivotare per Obama.
Infine, ecco il documentario diffuso in questi giorni sulla figura di Newt Gingrich.
E a proposito di documentari. Si inizia a muovere lo staff elettorale del presidente. Nei giorni scorsi, infatti, è stato pubblicato su YouTube il trailer di un cortometraggio – The Road We’ve Traveled, a cura del premio Oscar Davis Guggenheim (la voce narrante è di Tom Hanks) – che ripercorre i quattro anni dell’amministrazione Obama.