Il Consiglio d’Europa conferisce a Belhassen e al presidente serbo il premio di “Personaggi dell’anno”
Il Consiglio d’Europa ha stabilito che domani Boris Tadic, presidente della Serbia, e Souhayr Belhassen, la tunisina ritenuta responsabile della primavera araba, riceveranno domani a Lisbona il riconoscimento di “Personaggio dell’anno”.
“Il premio – sottolinea in una nota il Consiglio d’Europa – non vuole sottolineare solo l’alto contributo sociale grazie al quale il protagonista ha cambiato il corso della storia nel proprio paese, ma vuole essere di stimolo perché, chi ne ha la possibilità, cerchi di migliorare le condizioni di coloro che sono in difficoltà o di ristabilire la giustizia sociale. E’ proprio il caso dei due insigniti di quest’anno. Entrambi hanno avuto un ruolo esemplare e determinante nelle funzioni che hanno ricoperto”.
Sul presidente serbo, premiato per l’Euopa del nord, il Coe scrive: “I suoi sforzi e la sua dedizione per la riconciliazione dei Balcani e per il processo di integrazione della Serbia nel progetto europeo sono stati oggetto di encomi e ammirazione in tutta Europa. Per non parlare dell’impegno profuso dal presidente Tadic per assicurare l’arresto dei criminali di guerra Ratko Mladic e Goran Hadzic e il loro trasferimento al Tribunale penale internazionale per l’ex Jugoslavia dell’Aia”.
La tunisina Souhayr Belhassen riceverà il premio “per avere lottato strenuamente per il miglioramento delle condizioni della donna, per le pari opportunità e l’equità sociale in Tunisia e nei paesi che hanno dato vita alla primavera araba. L’attivista tunisina è oggi, infatti, a pieno titolo Presidente della federazione internazionale dei diritti umani”.