Una spirale di tasse
La spending review , e cioè l’analisi e revisione della spesa pubblica, ha partorito un timido topolino, un risultato quasi imbarazzante per il governo.
La spesa (escludendo interessi sul debito, pensioni e sussidi ai meno abbienti) ammontava lo scorso anno al 23,5 per cento del reddito nazionale (Pil). Con sussidi e pensioni la spesa sale al 45,6 per cento; con gli interessi raggiunge la metà dell’intero reddito nazionale. Meno che in Francia e Danimarca, ma solo un punto e mezzo meno che in Svezia, dove i servizi offerti dallo Stato alle famiglie sono di qualità un po’ diversa dalla nostra.
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