L’errore delle agenzie
No, non ha certo ragione chi dal mondo politico, da quello industriale e da quello bancario, grida con toni altissimi al complotto antitaliano delle agenzie di rating.
E non si capisce a quale titolo se non per una costante e impropria voglia di protagonismo politico – la Consob faccia sapere di aver convocato i vertici di Moody’s.
Ma questo non significa che l’agenzia Usa, abbassando lunedì sera il merito di credito di ventisei nostre banche abbia reso un buon servizio al mercato e agli investitori. Il motivo è semplice: il giudizio emesso – che in sostanza significa che i nostri istituti hanno un po’ meno probabilità di rimborsare i loro debiti di quanto la stessa agenzia pensasse in precedenza e che quindi prendere denaro in prestito diventerà per loro più caro – era già scontato dal mercato. La prova? Ieri mattina, all’apertura delle Borse europee e con il corposo rapporto di Moody’s universalmente noto, le banche italiane andavano benissimo. Unicredit e Intesa-Sanpaolo erano addirittura le due migliori in Europa. Poi, nel pomeriggio, il clima è bruscamente cambiato. Ma non solo sulle banche e non certo per il giudizio di Moody’s. Il motivo, sotto gli occhi di tutti, si chiama Grecia. La paura, ovviamente, è quella di un’esplosione dell’euro”.
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