Bipolarismo in crisi? Ballottaggio sarà decisivo
Il voto del 15-16 maggio rappresenta un test per la politica nazionale. Questo, almeno, è stato il leitmotiv di molti esponenti di partito nelle ultime settimane. A loro dire l’urna amministrativa è da considerarsi il metro ideale per misurare lo stato di salute della maggioranza, la tenuta del Pd e la reale consistenza del Terzo Polo. Dalle stime elaborate da Tecnè, in particolare, emerge un quadro che rafforza le tesi dei fautori del fallimento del bipolarismo. Nelle maggiori città chiamate a rinnovare le giunte (Milano, Bologna e Napoli con la sola eccezione di Torino dove Fassino appare in procinto di raccogliere l’eredità di Sergio Chiamparino) si prospetta, infatti, il passo obbligato del secondo turno. Le “roccaforti” non sembrano stavolta svolgere il tipico ruolo di baluardo politico. A Milano, ad esempio, il sindaco uscente Letizia Moratti oscilla tra il 44 e il 50 per cento dei consensi contro il 40-46 del candidato del centrosinistra, Giuliano Pisapia (a lungo si era parlato della mina vagante Mattia Calise, candidato a sindaco del Movimento 5 Stelle). Bologna, che insieme a Torino è il capoluogo in cui la sinistra è favorita, vede Virginio Merola (Pd) sul 48-54% e l’avversario, il candidato della Lega Nord, Manes Bernardini, sul 28-34. A Napoli sarà ballottaggio: Lettieri, candidato del Pdl, viaggia tra il 38 e il 44 per cento, Luigi De Magistris (Idv) tra il 18,5 e il 24,5 e Mario Morcone (Pd) tra il 21,5 e il 27,5. Torino, infine, registra l’evidente vantaggio di Piero Fassino (49-55) sul rivale candidato del centrodestra, Michele Coppola (30-36).
Per consultare il quadro completo delle stime di Tecnè visitare www.tecne-italia.it