Indietro nel tempo
La disoccupazione giovanile in Italia ha superato la soglia psicologica del 30%, il mancato contributo delle donne nel mercato del lavoro vale in negativo almeno l’1% del Pil e le previsioni per il 2013 non sono affatto rosee.
Questi pochi dati pesano come un macigno e rappresentano, in una certa misura, il senso di frustrazione per l’ennesima occasione sciupata. Il 2012 è stato l’anno dei tecnicismi alla bisogna, che hanno sì permesso all’Italia di rifarsi il look in sede comunitaria, ma in compenso hanno reso i cittadini più incerti e scettici.
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