Una novità da cogliere al volo
Cerchiamo di dare senso alle cose che accadono e facciamole diventare patrimonio collettivo per l’Italia che chiede cambiamento e buona politica: Laura Boldrini e Pietro Grasso possono diventare due simboli di un paese che trova una nuova rotta, verso un futuro fatto di serietà e rispetto dello Stato.
Per questo è necessario continuare a cambiare le cose, ritrovando regole ed etica, riconoscendo il valore dell’idea stessa di comunità nazionale, ricostruendo una prospettiva che non sia fatta solo di equilibri e coalizioni.
Cambiare le cose partendo anche da fatti che posso sembrare eventi marginali ma che hanno un significato importante perché interrompono un legame con il passato e restituiscono dignità ai cittadini.
Perché, per esempio, non si rinuncia alla parata militare del 2 giugno, simbolo di un passato che voleva dimostrare la forza muscolare delle forze armate, facendo sfilare carri armati, plotoni e jet militari su via dei Fori Imperiali? Sarebbe una cosa semplicissima, in un momento di crisi e di necessità di ridurre le spese: consentirebbe di risparmiare tanti euro di carburante, impalcature, tribune e ore e ore di marce sotto al sole, dando un segnale che la spending review è qualcosa di coerente con il sentire comune.
Un segnale che darebbe maggior forza alla proposta di rinunciare anche a quei caccia F35, di ultima generazione ma tanto costosi quanto inutili.
Si può fare e si deve farlo per cambiare passo: l’Italia, nel 2013, non ha bisogno di parate militari ma di sobrietà e di trasparenza.