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La due giorni di consultazioni al Quirinale

giorgio_napolitano“Ci affidiamo a Napolitano”. Ma anche la consapevolezza del sentimento del Paese: “Un’esigenza di governo e di cambiamento”. Il colloquio più atteso, del resto, era quello con il leader della coalizione di centrosinistra, Pier Luigi Bersani. Dopo l’incontro al Quirinale con Napolitano, Bersani ha ammesso che il Pd è al servizio della governabilità. “Non ho piani B e neanche piani A, spero di poter dare una mano – ha riferito il leader del Partito democratico -. Io non metto davanti dei problemi personali. Io sento, e il mio partito sente, di avere una responsabilità da esercitare”.
Nella mattinata di mercoledì hanno preso il via le consultazioni tra i partiti eletti e il capo dello Stato, che ha anche ricevuto i presidenti di Camera e Senato oltre che l’incontro con il presidente emerito, Carlo Azeglio Ciampi. Obiettivo degli incontri è quello di trovare un accordo per la formazione del nuovo esecutivo che dovrà succedere al governo Monti.
Chiara la posizione del Movimento 5 Stelle, salito al Quirinale nella mattinata di giovedì: “Chiediamo ufficialmente – ha detto Roberta Lombardi, capogruppo alla Camera dei grillini – un incarico di governo per realizzare il nostro programma”.
“Finora – ha proseguito – nonostante la dimensione del successo elettorale, non è stata data alcuna rappresentanza istituzionale al Movimento 5 Stelle, non la presidenza della Camera, non la Presidenza del Senato, che sono stati oggetto di contrattazione e mercanteggiamento tra i partiti e non espressione del riconoscimento della volontà popolare”.
“Il Movimento 5 Stelle ha chiesto, quindi, durante l’incontro con il presidente della Repubblica, un mandato pieno per potersi presentare in Parlamento, esporre il suo programma di governo, che avete sentito, e chiedere il voto di fiducia. Nel caso il presidente della Repubblica accordi l’incarico a noi, il Movimento 5 Stelle presenterà un suo candidato alla Presidenza del Consiglio. Il Movimento 5 Stelle attribuisce a questa richiesta un atto di estrema responsabilità nei confronti del paese. Se questa richiesta non venisse accolta, il Movimento 5 Stelle, come forza di opposizione, chiederà la Presidenza delle Commissioni del Copasir e della Vigilanza Rai”.
Subito dopo il Movimento 5 Stelle è stato il turno del Popolo della libertà: “Siamo stati ricevuti dal Presidente della Repubblica. Abbiamo con lui – ha raccontato Silvio Berlusconi, intervenendo a margine della consultazione – esaminato i risultati elettorali che presentano tre forze, ciascuna di pari entità. Abbiamo presente che una di queste forze non è disponibile a una collaborazione con le altre e, quindi, restano in campo le due forze rappresentate da noi e dal Partito Democratico a cui incombe, in questo momento, la responsabilità di dare un governo al paese”.
Scelta civica, ricevuta da Napolitano nel tardo pomeriggio di mercoledì, ha invece aperto alla formazione di un esecutivo formato da tutti i grandi partiti. E questo perché, “nonostante le evidenti difficoltà crediamo sia possibile e doveroso dare risposte di governabilità con l’assunzione di responsabilità delle principali forze politiche disponibili sulla strada dell’Europa e delle riforme necessarie per il risanamento finanziario e la crescita”.
Lontanissima la posizione espressa da Sinistra ecologia e libertà, secondo cui spetta solamente a Bersani il compito di formare il nuovo governo: il segretario del Partito democratico, a detta di Vendola, ha il compito di “esprimere il suo impegno sul terreno più alto di innovazione e deve farsi interprete di tutto il coraggio di cui c’è bisogno per tirare fuori l’Italia dal pantano”.
Queste le posizioni dei maggiori partiti italiani. Ma i primi, ad essere stati ricevuti dal capo dello Stato, sono stati i presidenti di Camera e Senato: Laura Boldrini e Piero Grasso. Entrambi, intervenuti a margine delle consultazioni, hanno espresso la medesima necessità: dare un governo al Paese, il prima possibile.
Napolitano, al termine della due giorni di consultazioni, ha ammesso: “Devo riordinare le idee per vedere quali decisioni prendere”.

 

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