Compro e non pago (colpa della crisi)
Ammonta a 34 miliardi di euro il totale dei debiti lasciati in sospeso dalle famiglie italiane nel 2012: 566 euro a testa. E’ il dato principale emerso da uno studio dell’Unirec (Unione nazionale delle imprese di recupero) gestione ed informazione del credito.
Quello dei debiti lasciati in sospeso è un numero che ha registrato una crescita dell’11% rispetto al 2011 e del 48% rispetto al 2010.
Dall’analisi emerge anche che se da un lato cresce il numero dei debiti lasciati in sospeso, dall’altro diminuisci quello dei debiti non sanati: si parla del 21,5% contro il 24,1% del 2011.
Un dato che disegna bene la situazione attuale è quello relativo agli sfratti per morosità: nel 2012 sono stati oltre 60 mila contro i poco più di 52 mila registrati nel 2008. La percentuale di persone in ritardo di oltre sei mesi nel pagamento del mutuo è arrivato al 2% nel marzo del 2013 contro l’1,6% dello stesso periodo dell’anno precedente.
Da un altro studio, condotto da Anammi (Associazione Nazional-europea Amministratori d’Immobili) emerge che è in aumento anche l’evasione per le rate del condominio. Si è arrivati, dal 10% del periodo antecedente alla crisi economica, al 24% di oggi.
Per quanto riguarda la vendita a rate: il numero di quanti non pagano è cresciuto nel marzo 2013 al 2,6% contro il 2,1% del 2007.
L’uso delle cambiali è cresciuto del 44% nel 2012 rispetto a tre anni prima.
Il non sanare i debiti e il non pagare è diventato ormai non più un bisogno, ma un “volere”. Basti pensare che un viaggiatore su cinque non paga il biglietto dell’autobus, il 7% del totale delle auto circola senza assicurazione, mentre due milioni di automobilisti non hanno l’abitudine di pagare il bollo. Il totale delle multe non pagate è di un miliardo e mezzo di euro mentre un italiano su quattro non paga il canone Rai.