Dubbi e certezze
Sabato a Roma si è tenuta una manifestazione in difesa della Costituzione così come la conosciamo, perché il presidente della Repubblica in persona – Giorgio Napolitano – ha osato immaginare una Carta più moderna, modificabile cioè nei suo tratti ormai superati dal tempo e dalla storia. Signori di una certa età, conservatori nell’animo e progressisti a parole, sono scesi in piazza per dire no. Come se fosse una bestemmia ritenere che una cosa, per quanto positiva, possa essere migliorata. È la retorica della Costituzione più bella del mondo, del campionato più bello del mondo, del Festival della canzone più seguito al mondo che hanno di fatto impedito al Paese di continuare a crescere.
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