Spread fuorviante
L’Italia festeggia il ritorno del famigerato spread fra BTp-Bund sotto quota 230 sui livelli minimi da oltre due anni, ma fa anche i conti con le inevitabili distorsioni che il confronto Italia-Germania comporta. A ben guardare, infatti, il Tesoro (e quindi le casse dello Stato) non ha poi molto da rallegrarsi da questo primato, che è in fin dei conti determinato più da un rialzo dei tassi tedeschi che da una riduzione di quelli italiani. Dopotutto il rendimento del BTp decennale si è attestato ieri al 4,24%, che non è poi un livello così diverso dalla media degli ultimi 3 mesi: è l’avanzata del Bund, ieri arrivato fino all’1,93%, a determinare questa sorta di illusione ottica.
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