Come gli italiani giudicano l’Europa
Alla domanda “nel complesso l’Europa che immagine le evoca?” posta da Tecnè agli intervistati per il monitor di TGCOM24, il 53% ha risposto negativa e il 44% positiva. Per l’84% del campione il far parte dell’Unione europea non ha migliorato gli standard di vita degli italiani e, mentre il 5% non esprime un parere, appena l’11% esprime un giudizio positivo. Per la maggior parte negative (76%) anche le risposte alla domanda “secondo lei stare nell’Unione europea ha reso più competitive le imprese italiane?”. Solo il 22% ha risposto sì. In compenso c’è la volontà da parte degli italiani di continuare ad usare la moneta unica. Sulla questione, infatti, solo il 33% degli intervistati si esprime a favore di un’eventuale uscita dall’euro contro il 59% che continua a dare fiducia alla valuta europea.
Come problema principale, secondo il 54% degli italiani, l’Europa dovrebbe porsi la disoccupazione. Il 38% segnala la pressione fiscale, mentre il 6% il debito pubblico. Per il 49% nei prossimi 12 mesi il numero dei disoccupati aumenterà, per il 28% rimarrà sui livelli attuali. Solo il 20% risulta ottimista e prevede un calo.
La situazione economica in Italia
Passando alla situazione economica italiana, il 93% mantiene ancora un giudizio negativo. Per il 60% tra dodici mesi la situazione sarà peggiore di oggi (un dato in aumento del 2% rispetto alla scorsa rilevazione). Anche la percezione della situazione economica della propria famiglia rispetto ad un anno fa risulta negativa e solo il 28% crede in un cambiamento positivo nell’arco dei prossimi dodici mesi.
Il 12% delle famiglie intervistate dichiara di esser riuscito a risparmiare, il 56% ha riscontrato un equilibrio tra entrate ed uscite e il 32% ha dovuto attingere ai risparmi o contrarre un debito. L’83% degli italiani spiega di aver ridotto la quantità o di aver acquistato prodotti di qualità inferiore.
Poca fiducia anche sul posto di lavoro: solo il 16% lo considera “sicuro”. La percezione della sicurezza del proprio posto di lavoro ha subito un brusco calo dal luglio scorso, quando il dato si attestava al 30%.
Il sondaggio è stato effettuato il 20 maggio 2014 con metodo Cati su un campione probabilistico articolato per sesso, età, area geografica, ampiezza centri con ponderazione all’universo sociodemografico e politico composto da 1.000 intervistati. Margine d’errore +/- 3,1%.
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