Le imprese rosa in Italia
A metà del 2014 le imprese rosa sono solo il 21,4% delle aziende totali che operano in Italia e le donne rappresentano poco più del 45% degli occupati dipendenti totali. E’ quanto emerge dalla fotografia scattata dall’Osservatorio dell’imprenditoria femminile di Unioncamere-Infocamere che, grazie anche ai dati del Sistema informativo Excelsior, ha rilevato 1,3 milioni imprese rosa su un totale di circa sei milioni di aziende e di 7,6 milioni di dipendenti donne su un numero complessivo di 16,6 milioni di occupati.
Tuttavia le donne sembra stiano rispondendo bene alla crisi economica: tra aprile e giugno la creazione di nuove imprese ha registrato un +0,73%, a fronte di una variazione complessiva dello 0,42%.
Inoltre, spiega Unioncamere, “nel 2014 si è ulteriormente ampliata la quota di assunzioni per le quali i datori di lavoro considerano irrilevante il genere del candidato (52,8% rispetto al 48,5 del 2010), con la conseguenza – pur in un quadro che resta negativo per l’occupazione complessiva – di poter concorrere più spesso ad armi pari, rispetto agli uomini, al momento di candidarsi per un posto di lavoro”.
Doveroso sottolineare come il 65,7% delle imprese rosa esistenti ad oggi, siano nate dopo il duemila. Solo il 12,4% delle imprese femminili del 2014 è nato prima del 1990. Dati che nella media complessiva si attestano, rispettivamente, al 60,3% e al 16,6%.
Il 65,5% delle aziende guidate da donne sono imprese individuali, il 69,5% conta unicamente sulla titolare o al massimo un addetto, mentre il 94,2% non supera la soglia dei cinque addetti. La quota più alta di micro imprese femminili si registra nel Mezzogiorno. Il settore più interessato dal fenomeno della micro-imprenditoria è quello dell’agricoltura. Quote alte si registrano anche nelle attività finanziarie e assicurative, in quelle immobiliari e in quelle professionali, scientifiche e tecniche.
“Su un totale di 4.276 aziende con più di 250 addetti – spiega poi l’Unione delle Camere di Commercio -, quelle guidate da donne sono appena 230 (il 5,4%), ma se si restringe l’osservazione alle imprese veramente ‘grandi’ (oltre i 500 addetti), su 1.734 aziende ‘extra-large’ quelle guidate da donne sono solo 80 (il 4,6%)”.