L’identikit del prossimo capo dello Stato
Una percentuale importante tra gli intervistati – il 63% – ritiene che il presidente della Repubblica dovrebbe essere eletto direttamente dai cittadini, mentre il 35% è favorevole che siano, come oggi, Parlamento e rappresentanti delle Regioni a farlo (il 2% non sa). Tuttavia, per il 51% delle persone interpellate, il capo dello Stato deve continuare ad esercitare un ruolo di garanzia ed essere super partes, per il 47%, invece, deve avere maggiori poteri politici rispetto ad oggi (il 2% non sa). È quanto emerge dall’indagine Il prossimo presidente della Repubblica che Tecnè ha condotto per Porta a Porta di mercoledì 21 gennaio 2015.
Dopo le dimissioni di Giorgio Napolitano si è aperta la partita per il Colle. Se si guarda all’identikit del prossimo presidente della Repubblica, il 59% tra gli intervistati vede meglio al Quirinale una persona esperta, anche se anziana. Per il 53% deve essere un economista (37% indica invece un giurista); per il 52% deve avere un carattere calmo e riflessivo (per il 43% intraprendente); per il 45% è importante che abbia un’esperienza politica (per il 44% non è importante, per l’11% è indifferente); per il 41% è indifferente che sia un uomo o una donna (33% meglio una donna, 26% meglio un uomo).
Ma chi vorrebbero gli italiani alla presidenza della Repubblica? Il 15% risponde Mario Draghi (presidente della Bce), il 13% Emma Bonino, il 9% Anna Finocchiaro, il 7% Stefano Rodotà, il 6% Romano Prodi, stessa percentuale per Laura Boldrini (mentre il 25% indica altre personalità con percentuali inferiori al 5%; senza opinione il 19%).
Alla domanda “chi ha maggiori chance di essere eletto presidente”, gli intervistati hanno risposto in questo modo: Romano Prodi (15%); Mario Draghi (7%); Giuliano Amato (5%); Walter Veltroni (5%); Pietro Grasso (4%); Emma Bonino (4%).
Giudizi sul governo e intenzioni di voto
Agli intervistati è stato anche chiesto di esprimere un giudizio sul governo e sul presidente del Consiglio, Matteo Renzi. I pareri sul governo risultano molto o abbastanza positivi nel 29% dei casi, quelli su Renzi nel 40%. Molto o abbastanza negativi, per il governo, nel 68% delle risposte e per Renzi nel 56%. Senza opinioni rispettivamente il 3 e il 4%.
Se si votasse oggi si confermerebbe primo partito il Pd, al 35% in flessione di due punti sul mese di dicembre 2014. Crescerebbe il Movimento 5 Stelle, dal 18 al 20% mentre Forza Italia è stabile al 15%. Stabile anche la Lega Nord, al 13%. Ncd-Udc è al 4%, stessa percentuale per Sel, mentre Fratelli d’Italia si attesta al 3%.
La quota di quanti oggi non andrebbero a votare o sono incerti resta al 53%, la stessa cioè registrata nel mese di dicembre.
Il sondaggio è stato effettuato il 20 gennaio 2015. Numerosità pari a 1.000 casi con metodo 500 Cati + 500 Cawi su un campione rappresentativo della popolazione (>18 anni). Margine d’errore +/- 3% sui risultati a livello dell’intera popolazione. Committente: Porta a Porta.
Sfoglia l’indagine Tecnè/Porta a Porta in pdf
[…] sondaggi Tecnè precedenti. Qui l’articolo di […]