La partita del Quirinale la vince il Pd
Per il 72% degli intervistati è Matteo Renzi il vincitore nella partita del Quirinale che ha visto salire al Colle Sergio Mattarella quale successore di Giorgio Napolitano. Per il 67% la vittoria è da attribuire al Pd nel complesso, il 52% alla sinistra Pd, il 15% al leader di Ncd, Angelino Alfano. Il 12% degli intervistati, invece, la attribuisce a Raffaele Fitto, “dissidente” di Forza Italia; il 5% al leader della Lega Nord, Matteo Salvini; il 3% a Silvio Berlusconi. Nessuno, infine, si esprime a favore di Beppe Grillo. È quanto emerge dall’indagine che Tecnè ha condotto per Porta a Porta di lunedì 2 febbraio 2015.
Il 45% del campione, poi, ritiene che dopo l’elezione del presidente Mattarella il governo Renzi durerà fino a fine legislatura (2018), il 15% sostiene invece che durerà fino all’approvazione della legge elettorale e della riforma del Senato (2017). Per il 25%, al contrario, il governo ha la prospettiva di un anno (2016), durerà pochi mesi secondo l’8% (non sa il 7%).
Agli intervistati è stato poi chiesto di esprimersi riguardo una possibile crisi di governo a seguito della rottura Renzi-Berlusconi e Berlusconi-Alfano. “Non ci sarà” nel 63% delle risposte, “sì a breve” nel 18% dei casi, non sa il 19%.
Ora che è presidente della Repubblica, l’89% degli intervistati dichiara di “conoscere” Sergio Mattarella. Ma prima di essere eletto, al 27 gennaio 2015, rispondeva affermativamente il 55%.
Il centrodestra
Come dovrà comportarsi ora il centrodestra (FI-Ncd-Lega-FdI)? Alle regionali deve presentarsi insieme? Tra tutti gli elettori del centrodestra il 23% risponde di sì perché “sono della stessa coalizione” (la pensa in questo modo l’83% tra gli elettori di FI, il 69% Ncd-Udc, il 58% Lega), mentre il 46% sostiene di no perché “la coalizione di centrodestra non esiste più” (il 9% tra gli elettori di FI, il 28% tra quelli di Ncd-Udc e il 40% della Lega). Senza opinione il 31%.
Intenzioni di voto
Se si votasse oggi – al 2 febbraio – si confermerebbe primo partito il Pd che, trainato anche dal successo nell’elezione di Sergio Mattarella a capo dello Stato, si attesta al 38%, vale a dire tre punti in più rispetto alla precedente rilevazione (27 gennao 2015). Cala il Movimento 5 Stelle, al 19% dal 21% del 27 gennaio. In lieve flessione anche Forza Italia (-1), ora al 14%. Stabile la Lega Nord al 14%, così come Ncd-Udc al 4%. Scende di un punto Sel, al 4%, mentre Fratelli d’Italia si attesta al 2%.
[…] sondaggio Tecnè per Porta a Porta. Qui i sondaggi Tecnè precedenti. Qui l’articolo di […]