Prezzi al consumo, Istat: “Italia in deflazione a gennaio” | T-Mag | il magazine di Tecnè

Prezzi al consumo, Istat: “Italia in deflazione a gennaio”

“Nel mese di gennaio 2015, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, diminuisce dello 0,4% rispetto al mese precedente e dello 0,6% nei confronti di gennaio 2014 (a dicembre la variazione tendenziale era nulla), confermando la stima preliminare”. Lo ha reso noto l’ISTAT.
“La flessione su base annua dell’indice generale è – spiega l’istituto di statistica in una nota – dovuta in larga misura all’accentuarsi della caduta tendenziale dei prezzi dei Beni energetici, in particolare dei non regolamentati (-14,0%, da -8,0% di dicembre), e al rallentamento della crescita annua dei prezzi dei servizi, con particolare riguardo a quelli relativi ai Trasporti (+0,3%, da +2,0% di dicembre)”.
“Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l'”inflazione di fondo” resta positiva ma – osserva l’ISTAT – in ulteriore rallentamento (+0,3%, da +0,6% di dicembre); al netto dei soli beni energetici scende a +0,3% (era +0,5% il mese precedente).
Il calo mensile dell’indice generale è da ascrivere in primo luogo alla diminuzione dei prezzi degli Energetici non regolamentati (-6,2%) – con i forti ribassi dei carburanti -, dell’Energia elettrica (-2,2%) e dei Servizi relativi ai trasporti (-2,3%), questi ultimi condizionati da fattori stagionali; a contenere in parte il calo è l’aumento dei prezzi dei Vegetali freschi (+6,8%), anch’essi influenzati da fattori stagionali.
L’inflazione acquisita per il 2015 è pari a -0,6%. Rispetto a gennaio 2014, i prezzi dei beni diminuiscono dell’1,5% (-0,8% a dicembre) e il tasso di crescita dei prezzi dei servizi si dimezza (+0,5%; era +1,0% nel mese precedente). Di conseguenza, rispetto a dicembre 2014 il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si amplia di due decimi di punto. I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello 0,5% su dicembre e non variano su base annua (era -0,2% a dicembre). I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto diminuiscono dello 0,5% su base mensile e dell’1,4% su base annua (da -0,5% del mese precedente).
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce del 2,5% su base mensile e segna una flessione annua (-0,5%; la stima preliminare era -0,4%) più ampia rispetto a dicembre (-0,1%). Il calo mensile è in larga parte dovuto ai saldi invernali dell’abbigliamento e calzature, di cui l’indice NIC non tiene conto.
L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, diminuisce – conclude il comunicato – dello 0,5% su dicembre e dello 0,7% su gennaio 2014″.

 

Scrivi una replica

News

Istat: inflazione all’1,1% ad agosto (stima preliminare)

Secondo le stime preliminari, nel mese di agosto 2024 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenta dello…

30 Ago 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Per due giovani italiani su dieci primo rapporto sessuale completo prima dei 16 anni

In Italia due giovani su dieci – il 21,6% dei ragazzi e il 18,4% delle ragazze – hanno avuto il loro primo rapporto sessuale completo…

30 Ago 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Usa 2024, Harris: Subito aiuti alle famiglie e piccole imprese

«Nel primo giorno della mia amministrazione, metterò in atto il mio piano per un’economia delle opportunità. Questo piano abbasserà il costo dei beni di uso…

30 Ago 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Governo, Meloni: «Indichiamo Fitto come commissario europeo»

Si preannunciava un venerdì fitto di impegni e tale si è confermato. Prima un vertice tra i leader del centrodestra, utile per fare il punto…

30 Ago 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »
Testata registrata presso il tribunale di Roma, autorizzazione n. 34/2012 del 13 febbraio 2012
Edito da Tecnè S.r.l - Partita Iva: 07029641003
Accedi | Disegnato da Tecnè Italia