Gli italiani e la paura dell’epidemia di coronavirus
Il 98% dichiara di essere informato su una vicenda che preoccupa il 69% degli intervistati da Tecnè per Tgcom24. Come cambiano le nostre abitudini?
di Redazione
Gli italiani si dicono informati sull’emergenza del coronavirus, una vicenda che preoccupa il 69% degli intervistati (38% abbastanza, 31% molto) da Tecnè per Tgcom24. Quali accorgimenti gli italiani stanno prendendo rispetto all’epidemia scoppiata in Cina e che sta colpendo anche altri paesi? In effetti l’81% ammette che le notizie al riguardo stanno contribuendo a cambiare le proprie abitudini, considerando poi il timore contagio per se stessi o qualcuno dei propri familiari (65%).
Non andare nei quartieri cinesi e non acquistare alimenti provienienti dalla Cina (70%) è la prima delle misure preventive che gli italiani stanno adottando. Segue: andare subito dal medico in caso di sintomi associabili al coronavirus (68%), fare maggiore attenzione all’igiene (67%), fare maggiore attenzione alle persone che si hanno vicino (52%).
Il 58% degli intervistati ritiene che il peggio debba ancora venire, dunque il numero di persone affette da coronavirus nel mondo potrebbe crescere di molto stando alle opinioni raccolte. Il 26%, invece, sostiene che crescerà per qualche mese. Ben il 62%, ad ogni modo, è convinto che il nostro sistema sanitario nazionale – «uno dei migliori al mondo» – sia adeguato ad affrontare un’eventuale emergenza in Italia, sebbene il 44% pensi che la situazione sia più grave di quanto descritto dalle autorità italiane (ma una stessa percentuale rinnega tale ipotesi). L’epidemia di coronavirus ha avuto origine, secondo il 54%, da una mancanza di igiene e abitudini alimentari sbagliate. Il 26% risponde da esperimento di laboratorio in Cina di cui si è perso il controllo (non sa il 20%).
NOTA METODOLOGICA
Campione di 1.000 casi, rappresentativo della popolazione maggiorenne italiana, articolato per sesso, età, area geografica
Estensione territoriale: intero territorio nazionale
Interviste effettuate il 2-3 febbraio 2020 con metodo Cati – Cawi
Totale contatti: 4.931 (100%) – rispondenti: 1.000 (20,3%) – rifiuti/sostituzioni: 3.931 (79,7%)
Margine di errore +/-3,1%
Soggetto che ha realizzato il sondaggio: Tecnè srl
Committente: RTI
Il documento completo sul sito: agcom.it